La Psicoterapia – metodologia

Definizione: la psicoterapia può essere descritta come un percorso composto da colloqui tra terapeuta e paziente, la cui durata dipende dalle valutazioni e dagli obiettivi costruiti insieme nei primi incontri. E’ utile definire dei piccoli obiettivi di lavoro e tentare di verificarli insieme al termine di un ciclo di alcuni mesi. In base alla mia esperienza e al mio modello di riferimento posso dire che un percorso dura da 1 a 3 anni con gli adulti; circa un anno con gli adolescenti (anche se poi capita che si ripresentino nuovi bisogni); circa 10-15 incontri con le coppie sentimentali per poi magari approfondire a livello individuale eventuali bisogni.  Gli incontri sono generalmente settimanali, ma nella fase inziale possono essere bisettimanali e nella fase intermedia o conclusiva ogni due settimane. Il setting di lavoro, ovvero l’ambiente e i modi del fare terapia, si avvale di procedure.

Procedure:  

  • esplorazione inziale del sintomo o del disagio, utilizzando prevalentemente il linguaggio verbale; in particolare all’inizio utilizzo il protocollo “Talking About a Personal Problem” di Lenzi e Bercelli, utile per raccogliere i primi dati intorno ad un problema (quando si è manifestato la prima volta? che sensazioni, emozioni, pensieri e comportamenti vi sono connessi?…);
  • esplorazione della storia di vita e in particolare delle prime relazioni con le proprie figure di attaccamento, utilizzando la “Adult Attachment Interview “rivista nella codifica da Patricia Crittenden (per capire cosa ho imparato da piccolo e come mi sono protetto e adattato); 
  • comprensione di quanto la propria strategia di attaccamento e adattamento sia o meno funzionale al momento di vita attuale e al superamento del disagio. 
  • comprensione dei temi irrisolti del passato, come lutti o traumi per verificare se influenzano il nostro presente;
  • aumento del repertorio di nuove modalità di risposta per adattarsi alle esigenze personali ed ambientali.  

Il ruolo del terapueta: Il terapeuta si pone come una figura di attaccamento transitoria, che si sforza di validare o anche perturbare le strategie della persona, sapendogli stare accanto.

Tecniche: utilizzo un repertorio differenziato in base alle caratteristiche della persona e del suo problema, per esempio:

  • tecniche di riordino dell’esperienza (come tecniche ABC cognitivo-comportamentali)
  • tecniche immaginative per attivare emozioni e sensazioni con l’immaginazione guidata (come quelle proposte da Michele Giannantonio;
  • tecniche di recupero degli episodi vissuti da un punto di vista descrittivo/narrativo ed emozionale per poter poi effettuare una valutazione sugli effetti attuali scatenati dal ricordo, come la “tecnica della moviola” di Vittorio Guidano;

Ambiente: il lavoro si svolge generalmente dietro una scrivania e occasionalmente su una poltrona. Il terapeuta prende appunti e/o utilizza strumenti di audioregistrazione. La durata di un singolo incontro è di circa 50-55 minuti.